Il Sistema Pensionistico italiano 1948 – 1992

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Nel periodo 1945-1992, il sistema pensionistico italiano è stato regolato da una serie di leggi e decreti che hanno contribuito a plasmare l’evoluzione del panorama previdenziale del paese. Questi interventi normativi hanno introdotto importanti innovazioni e modifiche, riflettendo le esigenze sociali e finanziarie dell’epoca.

  1. Nascita delle Prime Pensioni (Fine 1800 – 1898): La previdenza sociale italiana ebbe inizio verso la fine del 1800. Nel 1898, furono introdotte le prime pensioni di invalidità e vecchiaia tramite la costituzione della Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia. L’adesione era volontaria e aperta a chi svolgeva lavori manuali regolari. Le pensioni si maturavano a 60 anni con 25 anni di contributi, basate su contributi previdenziali. Lo Stato finanziava ulteriori contributi.
  2. Obbligatorietà dell’Assicurazione di Vecchiaia (1919 – 1923): Nel 1919, l’assicurazione di vecchiaia divenne obbligatoria tramite il decreto legge del 21 aprile 1919, n. 603. Questo decreto fu convertito in legge nel 1923. La Cassa nazionale fu rinominata Cassa nazionale per le assicurazioni sociali e fu approvato il regolamento che disciplinava l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria.
  3. Trasformazione in INPS (1933 – 1943): Nel 1933, la Cassa nazionale fu trasformata nell’Istituto nazionale fascista della previdenza sociale (INFPS), un ente di diritto pubblico con personalità giuridica e gestione autonoma. L’obiettivo era garantire la previdenza. L’INFPS ampliò i compiti nel tempo, inclusi interventi di sostegno al reddito come l’assicurazione contro la disoccupazione e gli assegni familiari.
  4. Cambiamenti nel Nome e Riforme (1943 – 1992): Nel 1943, l’Istituto fu rinominato Istituto nazionale della previdenza sociale. Negli anni ’60, una commissione d’inchiesta mise in luce problemi gestionali. Numerose riforme previdenziali furono introdotte nel corso degli anni, inclusa la pensione sociale nel 1968 e la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS). Nel 1989, la legge 88 ristrutturò l’INPS separando assistenza e previdenza.
  5. Riforme Post ’90 per Sostenibilità (1990 – 1992): Dopo le generose riforme degli anni ’70, le riforme previdenziali nel periodo successivo al 1990 si concentrarono sulla contenimento della spesa pensionistica e sul consolidamento dei vari fondi previdenziali. Si cercò di affrontare la bolla previdenziale causata da pensioni troppo generose. Nel 1995, fu introdotta la gestione separata obbligatoria per lavoratori autonomi e parasubordinati.
  6. Sistema Pensionistico Pubblico (Modello di Primo Pilastro): Il sistema pensionistico italiano si inserisce nei modelli di primo pilastro, ovvero sistemi obbligatori finanziati con le tasse e gestiti pubblicamente. La gestione finanziaria si basa su contributi senza un completo principio di capitalizzazione. Questa gestione è stata soggetta a diverse riforme per garantire la sostenibilità fiscale dei sistemi pensionistici obbligatori.
  7. Normative Chiave (1945-1992): Nel medesimo periodo, una serie di normative e leggi hanno guidato questa trasformazione:

Queste leggi e decreti hanno contribuito a delineare il sistema pensionistico italiano nel periodo 1945-1992, introducendo nuove forme di pensionamento, modificando requisiti di accesso e determinando le modalità di calcolo delle pensioni in base ai contributi o alla retribuzione.

Le leggi e i decreti citati nel testo hanno effettivamente contribuito a delineare il sistema pensionistico italiano nel periodo 1945-1992.

Ecco le fonti che riportano le norme presenti nell’articolo:

  1. Legge 26 maggio 1948, n. 749: Questa legge ha istituito l’INPS e ha stabilito i principi generali del sistema pensionistico, tra cui l’obbligo di iscrizione all’INPS per tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati.
  2. Legge 12 giugno 1960, n. 604: Questa legge ha introdotto il sistema di calcolo retributivo delle pensioni, basato sulla retribuzione media degli ultimi anni di lavoro.
  3. Legge 30 aprile 1969, n. 153: Questa legge ha introdotto la pensione di anzianità, che può essere richiesta dai lavoratori di età pari o superiore a 60 anni.
  4. Legge 29 dicembre 1973, n. 883: Questa legge ha introdotto la pensione di invalidità, che può essere richiesta dai lavoratori che hanno una riduzione della capacità lavorativa superiore al 74%.
  5. Legge 17 febbraio 1983, n. 55: Questa legge ha introdotto la pensione di reversibilità, che spetta ai familiari superstiti dei pensionati o degli assicurati deceduti.
  6. Legge 23 dicembre 1991, n. 438: Questa legge ha introdotto il sistema di calcolo contributivo delle pensioni, basato sui contributi versati dal lavoratore nel corso della sua carriera.